Rigenerazione urbana del complesso di edilizia residenziale pubblica di via Toscanella nel quartiere Chiaiano: riduzione del disagio abitativo mediante sostituzione edilizia di un prefabbricato per n. 77 alloggi e qualificazione dell’ambito come “porta” del distretto eco-ambientale del Parco Collinare
Missione: M5 – Inclusione e Coesione.
Componente: C2 – Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore.
Investimento: 2.3 Programma innovativo della qualità dell’abitare.
Con l’obiettivo di riduzione del disagio abitativo, il progetto prevede un intervento di rigenerazione urbana su un complesso di edilizia residenziale popolare (ERP) nel quartiere di Chiaiano, attraverso la sostituzione edilizia di un prefabbricato con 77 alloggi.
L’insediamento, sito nella zona collinare nord-occidentale di Napoli risale ai primi anni Ottanta del Novecento, quando vi furono realizzati cinque edifici in prefabbricazione pesante, inizialmente destinati ad un utilizzo temporaneo limitato ad un massimo a 10 anni.
Si tratta di un comprensorio accessibile da est dalla via Nuova Toscanella, delimitato a ovest dalla strada comunale Margherita, a nord da via Croce, mentre a sud confina con un’area caratterizzata dalla presenza di alcuni appezzamenti di terra coltivati e campi sportivi; esso dista 1,2 km dalla stazione Chiaiano della metropolitana Linea 1.
L’ambito è stato già interessato, in passato, da operazioni di demolizione e ricostruzione per un totale di 45 alloggi di ERP.
Con l’intervento si procede all’ulteriore sostituzione edilizia del prefabbricato contrassegnato dal numero 4, attraverso la demolizione dell’edificio originario e la ricostruzione del medesimo numero di 77 alloggi da dislocare in due corpi residenziali, rispettivamente da 53 e 24 unità abitative, oltre che alla riorganizzazione delle aree esterne di pertinenza, da realizzare con un incremento dell’indice di permeabilità del suolo, a fini di tutela idrogeololgica.
L’intervento di demolizione del manufatto esistente, con un volume pari a circa 30.600 metri cubi, prevede la redazione di uno specifico piano di riutilizzo per il recupero e il trattamento dei materiali di risulta secondo le vigenti normative di settore.
La scelta dell’edificio da abbattere, rispetto agli altri due non ancora demoliti, è motivata dalla cesura fisica e visiva che, per disposizione e dimensioni, esso determina nell’ambito dell’insediamento. La successiva ricostruzione a parità di volumi abitativi, ma non di sagoma, lascia inalterato l’attuale tessuto urbanistico, senza alcuna modifica di lotti e strade.
Si prevede inoltre la sistemazione delle restanti aree esterne con parcheggi pertinenziali, aree a verde e dedicate a spazi ludici per bambini e sport.
Informazioni Progetto | ||
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CUP | B61B21000560001 | |
Contributo | € 15.000.000,00 | |
Spesa Sostenuta | ||
Programma | Next Generation Eu | |
Fonte Finanziaria | PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza | |
Finanziatore | Ministero delle Infrastrutture | |
Stato | Da avviare |