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Recovery Plan: i progetti del Comune di Napoli

16 Aprile 2021

Presentati, questa mattina, nella Sala dei Baroni presso il Maschio Angioino, i progetti che il Comune di Napoli candida a valere sui fondi del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza.
Al centro di NextGeneration EU, lo strumento varato con l’obiettivo di un’Europa post COVID-19 più ecologica, digitale e resiliente, si colloca Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility), strumento chiave che apporterà un sostegno finanziario senza precedenti: 672,5 miliardi di euro, tra prestiti (per 360 miliardi) e finanziamenti (per 312,5 miliardi) a sostegno di riforme e investimenti degli Stati Membri. Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza è stato adottato dal Consiglio europeo l’11 febbraio 2021

Per ricevere il sostegno, i paesi dell’UE devono presentare i propri Piani Nazionali contenenti un pacchetto coerente di progetti, riforme e investimenti in sei settori d’intervento (Missioni) quali digitalizzazione e innovazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità, istruzione e formazione, equità, inclusione sociale e territoriale e salute.
Gli Stati membri hanno tempo fino al 30 aprile 2021 per presentare alla Commissione i propri piani per la ripresa e la resilienza. La Commissione valuterà i piani nei successivi due mesi. Successivamente, il Consiglio avrà quattro settimane per l’approvazione definitiva di ciascun piano.

Per i piani approvati nel 2021, gli Stati membri potranno ottenere un prefinanziamento pari a un importo fino al 13% delle sovvenzioni e dei prestiti richiesti. Per le erogazioni successivi si procederà sulla base del conseguimento dei traguardi e degli obiettivi concordati.

Il Comune di Napoli ha candidato progetti per il benessere, il miglioramento della qualità della vita, la crescita dell’economia cittadina in quattro delle sei Missioni.

Oltre 750 milioni di euro valgono le candidature nell’ambito delle infrastrutture per la mobilità, con un occhio di riguardo alle metropolitane, per le quali si chiedono risorse per il prolungamento della Linea 6 fino a Nisida e per interventi sulla Linea 1, incluso un ulteriore potenziamento della flotta di elettrotreni.

Dello stesso calibro, con 630 milioni, gli obiettivi relativi all’asse “Equità, inclusione sociale e territoriale”, dove occorre investire costantemente perché i risultati di una pluralità di interventi nel sociale attuati dall’Ente negli ultimi anni, molti dei quali finanziati da fonti europee e nazionali, non siano vanificati dalla crisi pandemica. Spiccano in questo ambito la realizzazione di un nuovo e consistente patrimonio di edilizia residenziale pubblica nei quartieri di Pianura, Soccavo e Chiaiano, oltre alla riqualificazione del complesso di Taverna del Ferro, nella zona Est della città e al progetto “Restart Scampia”.

Ancora, sette progetti, per 114 milioni, si collocano nell’area della green transition, con interventi di sistemazione idrogeologica e di riqualificazione ambientale e paesaggistica, e due progetti sono dedicati alla transizione digitale, con importanti investimenti per la realizzazione di una rete ultraveloce in fibra ottica, di proprietà esclusiva dell’Ente.

 

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