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I progetti del PSC Napoli: Galleria Umberto I

24 Ottobre 2022

Nel piano interistituzionale per il recupero e la valorizzazione del distretto di grande interesse storico, artistico, culturale e commerciale compreso tra Via Toledo, Piazza Plebiscito e le strade limitrofe, specifica attenzione è destinata alla Galleria Umberto I, al fine di ricondurre il monumento all’originaria vocazione di punto di ritrovo e di fruizione di eventi culturali. Grazie alla somma di un milione e ottocentomila euro recentemente ammessa a finanziamento a valere sul Piano Sviluppo e Coesione della Città di Napoli, l’Amministrazione Comunale provvederà a lavori di restauro e di sistemazione della pavimentazione in marmo e dei lucernari che la inframezzano.

La Galleria, costruita tra il 1887 e il 1890, si articola su due bracci incrociati: il maggiore di essi conduce da via Toledo a via Giuseppe Verdi; quello minore, dall’ingresso principale ad esedra, situato di fronte al teatro San Carlo, porta a via Santa Brigida, accanto all’omonima chiesa. All’incrocio dei due assi, la struttura è sormontata da una cupola di impostazione ottagonale che alla base misura 36 metri di larghezza, raggiungendo in altezza i 57 metri. Tutta la copertura, cupola compresa, è realizzata in ferro e vetro. Il pavimento è realizzato con un disegno complesso di marmi, il bianco di Carrara, il Bardiglio, sui toni del grigio, e il Giallo di Siena; in esso si aprono file di lucernari circolari di vetro, spesso 3 centimetri e sostenuto da un’ossatura di ferro, circondati da un cerchio di Carrara inscritto in un quadrato di Bardiglio che, in ogni braccio, si alternano ad altre specchiature quadrate o rettangolari con al centro fantasie astratte realizzate con un’alternanza di elementi in grigio e giallo.

Nella zona centrale, in corrispondenza della cupola, una serie di motivi decorativi concentrici racchiude una
rosa dei venti; a circoscriverla, una raggiera di sedici specchiature ovoidali presenta realizzazioni a mosaico dei segni dello zodiaco e dei venti. Ancora a mosaico, otto stemmi municipali sono raffigurati alle estremità dell’area ottagonale di incrocio. Il piano di calpestio, in ragione della continua frequentazione, si presenta, allo stato, molto usurato, con
diffusi fenomeni di fratturazione e decoesione delle lastre marmoree.

Particolarmente danneggiato risulta il marmo Giallo di Siena, per le sue intrinseche caratteristiche di minore durezza. Migliore lo stato generale di conservazione dei mosaici, nella zona centrale della Galleria, con le tessere che hanno mantenuto intatta la loro adesione al supporto senza significative fessurazioni. Gli stemmi ai lati dei portoni della crociera, tuttavia, hanno subito nel corso del tempo alcuni rifacimenti con malte e materiali incongrui, con perdita, a tratti, delle tessere originarie. I lucernari di cristallo risultano notevolmente degradati, con fenomeni di scagliatura, numerose lesioni, frantumazioni e frequenti perdite di tessere in marmo rosso di Verona che sono disposte a coronarli.

L’intervento di restauro da eseguire prevede una fase preliminare di approfonditi rilievi del degrado e di indagini mirate alla scelta dei materiali più idonei per eseguire gli interventi. Successivamente, rimossi i depositi superficiali con opportune tecniche e strumenti, ove necessari si effettueranno gli interventi di consolidamento del fondo e di ricollocazione delle parti distaccate o danneggiate, operando con la massima cura necessaria per consentire la conservazione degli elementi architettonici originari.

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