I progetti del PSC Napoli: Castel dell’Ovo
10 Ottobre 2022
Icona autentica della Città di Napoli, simbolo di storia – e, a tratti, di leggenda – sull’isolotto di Megaride, collegato alla terraferma con un pontile incorniciato da torrini allo sbocco su via Partenope, Castel dell’Ovo sorge imponente.
Allo scopo di preservare la funzionalità del monumento e di potenziarne la fruibilità, il Piano Sviluppo e Coesione della Città di Napoli (PSC Napoli), finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione, destina 8 milioni di euro alla valorizzazione del bene, tra lavori di restauro conservativo e riqualificazione funzionale. Il progetto è allocato nell’area tematica “Cultura”, settore di intervento “Patrimonio e paesaggio”.
Dall’esterno il Castello appare come un’unica costruzione in tufo, definita nei due lati più lunghi da muraglioni continui.
Il lato oriente si presenta più alto ed austero, mentre quello ad ovest, dove la muratura degli edifici si innesta nel banco affiorante di tufo giallo napoletano dell’isolotto, senza rivelare soluzione di continuità tra costruzione e roccia lambita dal mare, il complesso si presenta più movimentato, anche per la presenza di alcuni salti di quota tra i vari corpi di fabbrica.
Alle estremità sorgono la c.d. “terrazza dei cannoni” e il molo del Ramaglietto.
All’interno l’aspetto severo si dissolve in percorsi dove squarci di luce e di panorama si alternano all’ombra dei sottopassaggi e degli ambienti più reconditi: un’apertura sul lato sinistro del bastione immette su una strada che correndo lungo la cortina orientale arriva fino alla punta estrema dell’isolotto.
Nella varietà degli ambienti interni anche diverse sale, tra queste la Sala Italia, spazio convegnistico di oltre 280 mq, con altezza in chiave di circa quindici metri, capace di ospitare 250 posti a sedere.
L’operazione si pone in continuità con una generale riqualificazione del contesto urbano, promossa dall’Amministrazione Comunale con interventi quali la riqualificazione ciclo-pedonale del Lungomare, la Messa in sicurezza e restauro delle facciate della Galleria Vittoria e la sistemazione e riqualificazione del belvedere di Monte Echia, puntando a conferire a Castel dell’Ovo lo status di eccellenza culturale, di attrattore turistico e di punto strategico per lo sviluppo dell’intera economia locale.
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