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A.B.I.T.A.R.E in Fiorinda e nei dintorni – ASSE 3

22 Novembre 2021

Il Progetto, A.B.I.T.A.R.E (Accedere al Bisogno Individuale Tramite l’Abitare Responsabile ed Esigibile) in Fiorinda e nei dintorni, attuato dal Comune di Napoli attraverso un finanziamento a valere sui fondi del PON Metro 2014-2020 – ASSE 3: Servizi per l’inclusione sociale per 1.346.527,69 euro, mira a potenziare le azioni d’intervento nei confronti delle donne vittime di violenza e dei loro figli, attraverso l’offerta di una soluzione abitativa temporanea e protetta.

Il percorso verso l’abitare autonomo si configura come un momento temporaneo nella vita di una donna vittima della violenza di genere, durante il quale si mira a recuperare il livello di serenità psico-fisica, a rafforzare le competenze sociali e lavorative, a creare una rete di supporto, a ricevere consulenza legale specialistica e ad avviare al lavoro verificando la possibilità di individuare soluzioni abitative autonome.

Il progetto offre, così, un rifugio e un supporto attivo alle vittime per mettere fine a una situazione intrafamiliare di violenza, a una relazione violenta con il proprio partner, una situazione generalmente caratterizzata da maltrattamento psicologico, fisico, violenza economica, sessuale, perché molteplici sono le declinazioni della violenza che esse subiscono.
Molteplici sono – inoltre – gli ambiti dove il fenomeno continua a manifestarsi: la violenza sulle donne non conosce confini di età, etnie e fasce sociali, deprimendo il ruolo della vittima come donna e come madre.

Come madre, proprio perché il problema della genitorialità è uno degli aspetti più subdoli: il maltrattamento subìto conduce da un lato la donna, assai spesso, a sentirsi una madre inadeguata e incapace di esercitare il suo ruolo; dall’altro, il contesto di violenza assistita non di rado induce la prole a vederla con gli stessi occhi del padre, una figura non più meritevole di rispetto e non in grado di offrigli la sicurezza della quale necessita.

All’interno della soluzione abitativa protetta, opera, perciò, una équipe di professionisti in grado di offrire alle donne vittime di violenza ed ai loro figli supporto psicologico, legale, sociale e lavorativo.
L’ente gestore della conduzione dell’accoglienza residenziale in Fiorinda realizza una metodologia d’intervento innovativa sia nella relazione con le donne sia nel supporto alla genitorialità, attraverso l’impegno di figure in possesso di adeguate competenze tecnico-professionali e relazionali.

Con la creazione di reti territoriali di supporto, vengono realizzate attività integrative comunque orientate a sostenere lo sviluppo delle autonomie nonché al rafforzamento delle competenze.
ABITARE in Fiorinda accoglie tutte le donne maggiorenni vittime di violenza, sole e/o con figli minori, in possesso di documento anagrafico di riconoscimento. Per le donne straniere si applicano le specifiche disposizioni di tutela con rilascio di un permesso di soggiorno per consentire alla vittima di sottrarsi alla violenza (in applicazione della normativa di cui alla legge 119/2013).

Fiorinda è un riferimento ben preciso, simbolo di una storia tragica. È il nome di una giovane insegnante vissuta in un comune alle porte di Napoli, la quale, dopo aver denunciato, nel 2008, le gravi aggressioni subite dal proprio compagno, non ha mai potuto assistere alla condanna di costui, che la ha barbaramente assassinata nel mese di luglio del 2009. A cadenza quasi quotidiana le cronache continuano a proporre lo stesso refrain.

Il Comune di Napoli, anche grazie alle fonti di finanziamento, gestisce strutture di accoglienza e, più in generale, attua una politica di promozione e sostegno delle pari opportunità.
A tutti i cittadini il compito di farne tesoro, di promuovere la cultura della parità di genere, del rispetto, di allontanare ogni forma di discriminazione per cancellare un fenomeno profondamente offensivo della dignità di umani.


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